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Studio e Ricerca | MORONI E LA MODA

In occasione dei festeggiamenti per il 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni, la Fondazione Arte della Seta Lisio celebra la nascita del grande pittore bergamasco con uno studio afferente agli aspetti vestimentari e tessili in sei capolavori dalle collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo, Fondazione Palazzo Moroni di Bergamo e dalla National Gallery di Londra.

Uno studio nel 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni

Compendio ed approfondimento tematico legato alla pubblicazione del dossier “Moroni scritto da Luca Brignoli ed Enrico De Pascale (Giunti Editore, 2021), lo studio è frutto del lavoro di équipe a cura dei docenti del Corso Biennale di Sartoria Storica e per la Scena.

I testi di Alessio Francesco Palmieri-Marinoni (sezione abbigliamento e accessori), Gian Luca Bovenzi (sezione tessuto), Paola D’Alena (sezione merletto e lavorazioni ad ago), Patrizia Lia (sezione acconciature), Marco Merlo (sezione oplologia), Lucia Miazzo (sezione metalli), Chiara Maggioni (sezione gioielli), Annamaria Heinreich (sezione teatro) e guideranno lo storico e l’appassionato in una lettura attenta, curiosa e minuziosa delle opere selezionate.

Lo studio si inserisce all’interno delle attività di collaborazione scientifica che la Fondazione Lisio svolge con musei nazionali ed internazionali.

Giovan Battista Moroni: la moda, il tessuto, l’essere e l’apparire

«…hanno co’ pensieri, mutato l’habito…»

di Paola MARABELLI e Alessio Francesco PALMIERI-MARINONI

Cosa significa analizzare un abito in un dipinto? Perché è importante leggere gli aspetti vestimentari in un’opera d’arte? Ancora, quali conoscenze si acquisiscono che permettono una comprensione sempre più completa rispetto al soggetto ritratto, all’epoca, al contesto socioculturale? Le domande possono apparire ovvie e banali ma, al netto del panorama accademico contemporaneo, l’interdisciplinarietà degli studi che comprendano anche la storia del costume e della moda, così come del tessuto, del gioiello, l’oplologia, etc. risulta essere ancora una rarità o, quantomeno, un approccio non sufficientemente considerato. Sembrano quasi utopistiche le parole di Grazietta Butazzi, la quale riconosceva nella storia del costume e della moda una storia di oggetti, materie, forme, tecniche alle quali si sommavano le storie delle persone e dei gruppi sociali che li avevano indossati, portati e realizzati, attribuendo a ciascuno di essi significati via via diversi (Morini 2016, p. 78). Quanto la storica del costume auspicava era, dunque, un dialogo alla pari tra oggetti, persone e immagini; uno studio che comprendesse anche la letteratura, la stampa, i diari, così come gli aspetti antropologici e culturali che ne hanno dato origine e forma.

Il seguente contributo, nato in occasione del 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni e a seguito della pubblicazione del dossier Moroni scritto da Luca Brignoli ed Enrico De Pascale (Art e Dossier, n° 390, Giunti Editore, Firenze), si pone l’obiettivo di fornire una prima indagine completa ed esaustiva di tutti quegli aspetti che, comunemente, vengono definiti all’interno della macrocategoria “moda”. Risultato del lavoro d’équipe dei docenti del corso biennale in Sartoria Storica e per la Scena della Fondazione Arte della Seta Lisio, il contributo vuole altresì fornire al lettore – appassionato o studioso – la corretta terminologia, confronti iconografici, suggerimenti per l’interpretazione e la riflessione sul complesso mondo ritratto dal Moroni attraverso sei opere dalle collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo, Fondazione Museo di Palazzo Moroni di Bergamo e dalla National Gallery di Londra. A compendio dell’analisi, conformemente agli obiettivi formativi e scientifici della Fondazione Lisio ed al fine di mostrare le possibili continuità tra gli ambiti, vengono proposte due riflessioni nell’ambito della costumistica teatrale e nella moda contemporanea.

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